IN FINLANDIA PARTITO L’ESPERIMENTO CON IL REDDITO AI DISOCCUPATI PER INCENTIVARE IL LAVORO
Il governo finlandese per incentivare i lavoratori a non accettare condizioni di lavoro sfavorevoli e con stipendi bassi, ha lanciato un progetto pilota guidato dal primo ministro Juha Sipila, che coinvolgerà duemila disoccupati per i prossimi due anni. Il progetto in pratica è basato su di un sussidio mensile di 560 euro. Le persone scelte potranno usare i soldi come meglio credono, e nel periodo in cui riceveranno questo sussidio, potranno anche svolgere altri lavori, a tempo determinato, senza la perdita dei 560 euro.
In Finlandia lo stipendio medio di un dipendente di un’azienda privata è di circa 3500 euro, ed il tasso di disoccupazione tocca l’8,6%. Solo che alcune grandi aziende in alcuni Paesi finlandesi avrebbero aumentato il tasso di disoccupazione per via dei grandi licenziamenti come ha fatto la Nokia. Con questo progetto il governo finlandese vorrebbe cercare di creare nuovi posti di lavoro, con la speranza che il sussidio dato sia usato per cercare un nuovo lavoro, o per studiare o aprire una nuova attività. Un esperimento seguito da tutto il mondo. Nel 2016 gli elettori svizzeri respinsero l’introduzione di un reddito base , mentre in Francia, avrebbe approvato un esperimento simile.
Nella Silicon Valley invece una startup, la Y Combinator avrebbe iniziato a Oaklinad in California un progetto simile dove cento famiglie riceveranno un sussidio che va dai mille ai duemila dollari. Altri progetti simili sono previsti in Canada e nei Paesi Bassi, come anche in India.
Noi tutti ci domanderemo, ma in Italia ?
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