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giovedì , Aprile 25 2024

Il commercio online conquista sempre più gli italiani

Il rapporto tra italiani e commercio online procede a gonfie vele e anche nel 2018 il tasso di crescita dell’eCommerce è stato a doppia cifra, come confermato dalle ricerche realizzate da alcuni osservatori di settore. E se Amazon e gli altri colossi sono sempre in vetta alle preferenze, si difendono bene anche realtà nazionali, che continuano a conquistare clienti.

Non solo Amazon nelle scelte degli italiani

Uno dei casi più noti è quello del sito https://www.dadoshop.it/, diventato “maggiorenne” proprio nel corso del 2018: lanciato ufficialmente online nel 2000, in 19 anni il sito è riuscito a diventare un  punto di riferimento in Europa per la vendita di articoli di elettronica e prodotti audio video, ampliando nel tempo anche le categorie di distribuzione e conquistando una importante “nicchia” nel vasto mondo dello shopping via Web.

 

 

Giro d’affari in crescita

In termini assoluti, il mercato dello shopping online ha superato il giro d’affari da 30 miliardi di euro nel nostro Paese, con un tasso di crescita che nel 2018 è stato del 25 per cento; in particolare, le analisi del Politecnico di Milano sottolineano che nel 2018 sono stati spesi 15 miliardi di euro per l’acquisto di prodotti online, con il totale degli shopper “virtuali” italiani che è salito a 23,5 milioni di persone. Tra questi, una quota piuttosto consistente (quasi 18 milioni) è rappresentata dai clienti abituali, ovvero coloro che eseguono almeno un acquisto al mese su piattaforme online.

 

 

Maturano i consumatori italiani

Il report diffuso dal noto comparatore di prezzi online Trovaprezzi.it sottolinea anche che la platea di utenti italiani sta maturando, seguendo l’esempio di altri Paesi europei: ne sono segnali non solo i dati quantitativi, ma anche gli approfondimenti per così dire qualitativi sulle abitudini dei consumatori tricolore. Ad esempio, si sta diffondendo sempre più l’acquisto tramite smartphone (31 per cento del totale), mentre diminuisce la quota di transazioni tramite computer desktop, scesa al 62 per cento.

I prodotti più ricercati

Molto interessante è anche il focus sulle tendenze delle ricerche di prodotti eseguite dagli utenti italiani: nel 40 per cento dei casi, gli eShopper si concentrano su una decina di categorie merceologiche, che quindi sono le più “gettonate” per la spesa online. I dati pubblicati spiegano che le “oltre 160 milioni di ricerche effettuate tra gennaio e dicembre dello scorso anno” hanno avuto come protagonisti innanzitutto i prodotti informatici ed elettronica di consumo (circa il 15 per cento dei clic), seguiti da piccoli e grandi elettrodomestici (9,5 per cento), prodotti per la salute e la bellezza (6 per cento), e fuori dal podio sneakers, prodotti per il fai da te e bricolage e pneumatici.

 

I siti di recensioni

Sempre più frequenti poi, sono le ricerche degli utenti su Google per quanto concerne consigli e recensioni sui prodotti da acquistare online. In tal senso, siti come QualeComprare.info, per citarne qualcuno, rappresentano un ottimo modo per fare confronti sui prodotti e scegliere le migliori soluzioni in proporzione al proprio budget.

Cosa sta cambiando

Il trend è confermato anche da un altro studio diffuso in queste settimane e condotto dall’azienda concorrente, Idealo, comparatore di prezzi online attivo a livello internazionale, che segnala soprattutto le variazioni più consistenti verificatesi tra il 2017 e il 2018; tra le categorie di prodotti che hanno avuto maggior vigore online ci sono quelli destinati a un pubblico per lo più femminile, come orecchini, prodotti solari e per la cura di viso e corpo e make-up, mentre il pubblico maschile si è concentrato su articoli come pneumatici per motocicli e per fuoristrada, pneumatici invernali ed estivi, stivali da moto.

Ma lo shopper online resta uomo e settentrionale

L’identikit dello shopper online italiano rivela però che le spese restano tendenzialmente appannaggio degli uomini: secondo Idealo, il pubblico maschile è generalmente più attivo di quello femminile, anche se il gap si sta riducendo. L’ultima indagine parla di una proporzione vicina al 60/40, mentre la distribuzione geografica delle ricerche online premia il Nord Italia, dove si raggiunge quasi la metà del mercato nazionale.

 

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