ALMERINA MASCARELLO, LA DONNA ITALIANA, AD AVER PROVATO LA PRIMA MANO BIONICA SENSIBILE AL TATTO. UN PROGETTO ITALIA-GERMANIA-SVIZZERA.
Una sperimentazione iniziata nel 2009, su 5 pazienti con l’impianto di una mano bionica che potesse restituire anche il senso del tatto. Ecco l’esperienza di Almerina Mascarello, prima donna italiana, a poter usare la mano che non aveva piú da tanto tempo, e che aveva perso in un incidente. L’ impianto che era stato presentato nel 2014 in laboratorio, e’ stato utilizzato per circa 6 mesi anche al di fuori, grazie anche allo sviluppo di componenti sempre piú piccoli, in questi mesi, la donna é uscita tranquillamente, cercando di fare una vita quasi normale.
Certamente tutto il necessario per poter diciamo funzionare era portato dentro ad un piccolo zainetto, perché ancora c’é molto da lavorare in ambito di miniaturizzare il complesso sistema. In pratica la mano presenta dei sensori che inviano i dati ad un computer, che in questo caso si trovava nello zaino, che li trasforma e invia al cervello, tramite degli elettrodi impiantati nel braccio.
Tutto l’impianto deriva da un lavoro da parte di ingegneri, neuroscienziati, chirurghi, esperti di elettronica e robotica provenienti da Italia, Svizzera e Germania. In Germania sono stati prodotti e progettati gli elettrodi, in Svizzera il software ed in Italia si sono occupato della restante parte dell’impianto. Almerina Mascarello é la quarta paziente ha cui é stata impiantata la mano bionica, ed anche la prima donna.
Adesso il prototipo é stato rimosso, per permettere di poter sviluppare il tutto, in modo molto piú piccolo, per poter essere impiantato senza uno zainetto, e perció rendere la vita di chi lo usa, quasi normale. Le tecnologie ci sono e tutto sta diventando sempre piú piccolo e miniaturizzato. Una grande speranza per chi come Almerina, abbia perso una mano e che ritorni ad averne una nuova che sia sensibile.
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