PRIMA SENTENZA DI PRIMO GRADO NELLA STORIA, CHE HA RICONOSCIUTO LA CAUSA DEL TUMORE PER UN USO PROLUNGATO DEL CELLULARE. IL TRIBUNALE HA CONDANNATO L’INAIL.
Prima volta al mondo per una sentenza di primo grado, che ha riconosciuto la causa di un tumore per un uso prolungato del cellulare. E’ accaduto al tribunale di Ivrea Luca Fadda, tramite gli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone. Il protagonista è un uomo di 57 anni, dipendente di una grande azienda italiana, che nel suo lavoro ha usato per circa 15 anni il telefono per una media di tre ore al giorno. Questo uso prolungato del dispositivo avrebbe causato un tumore benigno, ma invalidante, al cervello. Il Tribunale ha condannato l’Inail a corrispondere un vitalizio da rendita da malattia professionale.
Gli avvocati non vuole colpevolizzare l’uso dello smartphone, ma nel caso specifico, il dipendente ha fatto un uso prolungato del dispositivo per lavoro. Tutto questo uso ha creato un disturbo all’orecchio, dove adesso no sente più nulla. Una sentenza che speriamo avvii una campagna di sensibilizzazione nell’uso del telefono.
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