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Non più soltanto biglietti per aerei o concerti o prodotti di tecnologia: ormai la platea di italiani che fanno acquisti online sembra essere più matura e orienta le proprie spese anche su settori di nicchia, come quelli legati al supporto dell’attività professionale, agli hobby o addirittura agli alimenti.
Oltre ogni previsione: guardando ai trend che gli esperti avevano delineato come prioritari in questo anno, sembra proprio che il successo di settori di eCommerce “alternativi” ai tradizionali abbiano sorpreso un po’ tutti, soprattutto a livello nazionale. Eppure, i dati non mentono e certificano l’incremento dei volumi di affari legati ad alcuni comparti addirittura “di nicchia”.
Gli italiani comprano online
Nello specifico, l’ultimo studio realizzato da Netcomm e basato su dati dell’Osservatorio eCommerce B2 della School of Management del Politecnico di Milano rivela che in generale lo shopping online in Italia continua a crescere con ritmi a doppia cifra: soltanto nei primi tre mesi di quest’anno si è registrato un aumento del 16% di italiani che hanno comprato online, attraverso siti Web o tramite app mobili. Un processo di “rivoluzione culturale” che oggi coinvolge circa 21 milioni di famiglie, mentre solo 12 mesi fa erano 18,7 milioni.
Una spesa “generalista”
In totale, si calcola che entro la fine dell’anno il totale degli acquisti effettuati online arriveranno a pesare circa il 6% sul totale della spesa degli italiani, grazie in particolare all’incremento delle vendite di prodotti che una volta erano reperibili solo in negozi specializzati, come quelli necessari per attività professionali e hobbistiche. Oggi, invece, grazie ai servizi di rivenditori come Giffi Market è possibile acquistare online e ricevere a casa anche strumenti come i carrelli manuali, che si aggiungono agli altri presenti sulle pagine dell’azienda.
Non più solo servizi
Un altro fattore importante sottolineato dagli esperti milanesi è la crescita della spesa riservata ai soli e specifici prodotti, mentre in passato la scelta ricadeva principalmente sui servizi: nell’ultimo anno, il primo ambito ha generato il 25% di acquisti in più, mentre i servizi si sono fermati “solo” all’8%: entro la fine del 2017, allora, si potrebbe raggiungere uno storico traguardo nella pur breve storia dello shopping online in Italia, ovvero il “pareggio” tra servizi e prodotti, entrambi appaiati a quota 11,5 miliardi di euro in base alle previsioni.
Dove si concentrano le vendite online
Il trend a doppia cifra di crescita dipende soprattutto dalle buone performance di settori innovativi degli acquisti online in Italia, a cominciare dal comparto food & grocery e da quello di arredamento & home Living, a cui si aggiungono poi segmenti di mercato come turismo, informatica ed elettronica di consumo che continuano a interessare molto gli shopper tricolori. Dal punto di vista “numerico”, segmenti trainanti dell’e-commerce nazionale sono quattro: l’alimentare ha conosciuto un incremento del 37% in un solo anno, mente l’arredamento è aumentato del 27%; bene anche le vendite di prodotti di informatica ed elettronica di consumo (+26%) e dell’evergreen abbigliamento (+25%).
Le modalità di acquisto
Novità anche sulle abitudini da parte dei navigatori italiani: se la consegna a domicilio o sul posto di lavoro resta comunque la modalità preferita, iniziano a farsi strada le alternative del ritiro in negozio o in un punto di raccolta, scelte da quasi 9 acquirenti su 100. Per quanto riguarda i pagamenti, quasi la metà degli ordini online viene saldato direttamente al momento dell’acquisto con una carta di credito o prepagata, mentre Paypal è utilizzato nel 38,8% delle transazioni con PayPal.
Sempre più mobile
Ultimo aspetto su cui l’indagine concentra la propria attenzione è la propensione sempre crescente al Mobile Commerce, ovvero alle spese fatte attraverso smartphone e dispositivi mobili: a livello globale, si ritiene che questa modalità potrebbe aumentare entro fine anno del 30% rispetto ai volumi attuali.
